La formazione gratuita in azienda: i Fondi Paritetici Interprofessionali
Quando si parla di formazione in azienda e sul posto di lavoro, il pensiero comune è che i corsi obbligatori o specialistici siano molto costosi e che non sia possibile pagare meno, poiché “la formazione di qualità costa cara”.
In realtà non sempre si è costretti a spendere tanto e a impegnare grosse cifre: esistono infatti diversi canali di finanziamento che permettono alle aziende e alle imprese di accedere a corsi di formazione in modalità quasi o del tutto gratuita.
Affrontiamo qui di seguito lo strumento di finanziamento dei Fondi Paritetici Interprofessionali, che si rivelano di grossa utilità per i dipendenti ma anche per il datore di lavoro stesso e che permettono di poter dimezzare o azzerare i costi.
I Fondi Interprofessionali
I Fondi Paritetici Interprofessionali permettono di svolgere corsi e di creare piani formativi a costo zero o con il coinvolgimento di cifre molto ridotte.
Nascono nell’anno 2003 in accordo a quanto previsto dalla Legge 388 del 2000: la possibilità per le imprese italiane di destinare lo 0,30% dei contributi versati all’INPS per ciascun dipendente ad un Fondo Interprofessionale, che deve essere unico (non è prevista l’adesione a molteplici Fondi) ma che può anche non appartenere al proprio settore di attività.
Un’azienda può quindi scegliere volontariamente di aderire a un Fondo di sua preferenza, gratuitamente e con possibilità di disdetta: l’adesione ha una durata di un anno ed è revocabile in qualsiasi momento; in assenza di revoca, viene tacitamente rinnovata.
I Fondi Interprofessionali sono dedicati alla formazione continua dei lavoratori, mentre altri alla formazione dei Dirigenti. I principali sono:
Fondimpresa, il Fondo Interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori delle imprese industriali. È il principale in Italia ed è di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil;
Fondirigenti, Fondo Interprofessionale dedicato alla formazione manageriale, sostenuto da Confindustria e di Federmanager;
Fondartigianato, Fondo Interprofessionale per la formazione dei dipendenti delle imprese artigiane;
FonARCom, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua, dedicato ad artigianato, terziario e PMI;
Forte: Fondo paritetico dedicato alla formazione dei lavoratori del settore terziario: turismo, servizi, commercio, trasporti, assicurazioni;
Foncoop: Fondo Interprofessionale dedicato alla formazione continua del personale delle imprese cooperative;
Fapi – Fondo Formazione PMI: Fondo per i lavoratori delle piccole e medie imprese industriali;
Fonter: Fondo per i lavoratori delle imprese del settore terziario: comparti turismo e distribuzione e servizi;
Fonder: Fondo per la formazione continua negli enti ecclesiastici, associazioni, fondazioni, cooperative, imprese con o senza scopo di lucro, aziende di ispirazione religiosa
Fondoprofessioni: Fondo Interprofessionale dedicato alla formazione continua degli studi professionali e delle azienda a loro collegate;
Formazienda: Fondo Interprofessionale per dipendenti e dirigenti, dedicato ai settori di servizi, commercio, turismo, e PMI.
FBA – Fondo Banche Assicurazioni: Fondo per la formazione continua nei settori del credito e delle assicurazioni;
Fondir: Fondo per dirigenti del terziario.
Per poter usufruire di formazione gratuita accedendo ai finanziamenti cui danno diritto i Fondi Interprofessionali, le aziende possono scegliere tra due modalità:
Con lo strumento del Conto Formazione, le aziende possono disporre dei propri contributi versati (fino all’80%) e possono in aggiunta partecipare agli Avvisi del Conto di Sistema, che si compongono delle risorse non completamente sfruttate dalle aziende e del resto dei contributi disponibili (30% circa).
Uno strumento poi particolarmente vantaggioso per le aziende sono gli Avvisi con contributo aggiuntivo che, fornendo integrazioni economiche a fondo perduto, permettono anche alle aziende più piccole (e che annualmente accantonano meno di quelle il cui organico è esteso) di realizzare piani formativi importanti e di coprire quindi le loro esigenze formative.
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